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Commentario Osteopatico: L’occasione perduta

Dedico questi miei pensieri a quanti come me credono nell’unità degli intenti e soffrono le divisioni, fatte solo per “personale” vetrina.

Carissimi colleghi e lettori, occasionali e non, i Social sono stretti e soprattutto urlano troppo e preferisco esprimermi su alcuni concetti da questo “salottiero” blog personale che però è sempre aperto e disponibile a critiche e pareri, purchè onesti ed educati anche se fossero opposti agli argomenti e alle tesi espresse.

Negli ultimi mesi, dopo le discutibili e discusse elezioni ROI caratterizzate dalla destituzione d’ufficio del mio caro amico, non per questo “incriticabile”, Eduardo Rossi il quale, come nelle migliori democrazie mondiali, è passato da eroe e strenuo paladino del riconoscimento dell’ostoepatia ad acerrimo nemico di una figura professionale sanitaria osteopatica, ci si è trovati di fronte ad una rivoluzione con controrivoluzione annessa. Come se gli anticorpi utilizzati per il nuovo corso dell’osteopatia in Italia fossero d’un tratto divenuti a loro volta antigeni da contrastare. Così come avviene nelle migliori sceneggiature dei docu-film americani contro le multinazionali OGM ecc.

Quale è stato il risultato? perchè di risultato si deve cominciare a parlare altrimenti… La Voce continua a urlare grillescamente che tutto va a scatafascio e che i responsabili sono sempre gli altri, pur non proponendo a mio umile parere, che alternative assurde in un ordinamento in cui non contiamo non solo una fava ma forse meno di una buccia di fava! Io per primo non ho la soluzione ma proprio per questo ne sto fuori o meglio ne sto dentro facendo di tutto tranne urlare; facendo in modo che l’osteopatia sia sempre di più “oggetto” di discussione e di attenzione da parte del mondo scientifico e non un oggetto di culto,  una divinità che neppure il suo fondatore (i.e. A.T. Still) avrebbe mai pensato potesse diventare…Lui pragmatico medico americano! credente e per questo non pagano nei riguardi di una disciplina come la medicina osteopatica.

Ecco quindi che in questa fine estate, autunnale più che l’autunno stesso, assisto ad un evento incredibile…l’occasione perduta per una vero convergere di forze e per una dimostrazione di unità verso i “tanto accusati” fisiochinesiterapisti che se saranno furbi ci fregheranno l’osso!. L’occasione perduta è stata quella di rendere visibili due appuntamenti che si sono sovrapposte nell’ultimo WE di settembre e al quale ho partecipato come relatore con i progetti più noti, meno noti e i nuovi progetti di F.U.S.A.E.

Perchè parlo di occasioni perdute? perchè mentre le Società scientifiche mediche delle differenti branche specialistiche hanno da tempo compreso che invece di combattersi è meglio essere uniti, come per esempio i congressi congiunti tra Chirurghi Ospedalieri e Universitari, Ecografisti Radiologi e non…noi abbiamo avuto due appuntamenti bellissimi in cui ho assistito alla disfatta dell’unità osteopatica. I partecipanti al Convegno di Osteopatia organizzato  a Parma non sapevano o volevano sapere, forse, del Congresso Biomecho organizzato a Roma e viceversa (non cito le scuole per ovvi e ben chiari motivi). Ma allora mi domando per quale motivo è stato istuita una Commissione Didattica ed anche una denominata Tesi e Ricerca? Non dovrebbero rientrare negli scopi di queste commissioni la diffusione didattica, la crescita culturale e scientifica degli osteopati di questo povero stivale?

Nei congressi medici le Università fanno a gara per portare i loro “campioni” con le loro migliori pubblicazioni per fare gruppo al fine di dimostrare che qui non si fanno solo opere murarie all’Expo! Non potevamo tutti partecipare ad una grande kermesse ostoepatica per poter dire…<<Ehi fisioterapisti ! ci vedete? ci sentite ? siamo qui e abbiamo molte cose da dire!>> invece una tristezza e soprattutto tutti gli osteopati che sbraitano, criticano, si incazzano nei social dove sono finiti? L’affluenza ai due congressi c’è stata ma meno di quanto ci si potesse aspettare dato il livello, me ne tiro fuori, dei relatori provenienti dal mondo soprattutto anglosassone. Mi viene da pensare che ai miei amici “somatici” sia andata di lusso che al tempo del loro bellissimo congresso non ci fosse stato ancora lo scisma!!

Se gli uni e gli altri avessero voluto fare un dispetto al ROI hanno invece fatto il gioco di chi ci vuole “yes men” e succubi di un sistema, della tanto citata “lobby” dei fisioterapisti.

Ecco l’occasione perduta, farci vedere per quel che siamo realmente, non solo, a detta degli altri, stupidi meccanici delle articolazioni ma professionisti, gente capace di garantire la comprensione più intima dei meccanismi neurofisiologici, fasciali e viscerali del nostro corpo.

Peccato.

Il titolo è volutamente al singolare (l’occasione) perché mi piacerebbe che davvero fosse stata solo una l’occasione perduta, diciamo un misunderstanding e non la drammatica cartina tornasole di ciò che ci attenderà

Un abbraccio a tutti i presenti e gli assenti

 

Davide