Comunicazione – Keynote all’International Congress of Osteopathy – Humanitas Congress Centre 15-17/11/2013

Come richiestomi da qualche osteopata ecco la comunicazione tenuta all’ICO2013 del 15-17 novembre scorso presso Humanitas – Rozzano (MI)

F.U.S.A.E. evaluation in shoulder dysfunctions. Evaluation process and proposal for osteopathic therapeutic process

– ( rel.  D. Bongiorno MD DO MRO (I) ) –

 

Cosa è e perché F.U.S.A.E.?

Questo acronimo prova ad integrare le caratteristiche dinamiche della indagine ecografica e i recenti studi sulle fasce e i loro piani di scivolamento:  “implementare la valutazione ecografica attraverso l’osservazione dei movimenti fasciali e delle relazioni anatomiche topografiche tra le strutture, partendo dall’assioma che se la vita è movimento allora il movimento è l’indicatore principale della vitalità di una struttura” (ENG. this word identify the dynamic way of interpretation of the sliding movement of fascia not only the superficiali but also the deep one. the life is movement and movement is a score to evaluate the vitality of a complex structure, the body)

Le premesse necessarie

Dal 1899, anno in cui A.T. Still completò l’enunciazione dei principi della “filosofia osteopatica” nella quale la “fascia” svolgeva ruolo fondamentale di struttura portante ma anche di network comunicativo, fonte d’origine ma anche di risoluzione delle malattie, lo studio delle fasce ha avuto progressivamente una crescita sino ad un rallentamento negli anni ‘50-’60 del secolo scorso.

Lo stato dell’arte

In questi ultimi anni gli studi (ricerche e pubblicazioni) sulle fasce vedono un incremento ed uno sviluppo considerevole evidenziando come questo sia argomento fertile e di interesse transdisciplinare.

Questo per merito di alcuni ricercatori e studiosi che hanno osservato la fascia da un punto di vista  “cellulare” e “micro-architettonico”.

L’aquila e la tartaruga

Ma il “macro” ?

l’orientamento dell’insieme delle fibre?

le strutture che sottoponiamo ai test e ai trattamenti?

La metodologia di approccio clinico diagnostico, clinico anatomico e didattico ecografico che ho in questo ultimo decennio via via strutturato (i.e. F.U.S.A.E.) potrebbe forse aiutarci nel riportarci a comprendere quale è la direzione e nel non farci perdere l’orientamento

citando il mio caro amico, maestro e collega osteopata Pascal Ceyrat : “l’aquila e la tartaruga” … visione macro conoscendo il micro

(( during this last decade I develop a new approach to combine clinical observation, anatomic knowledge and ultrasonographic way to teach…when we perfom a sideration or a recoil or test a tendon for example we must to know the direction of the fiber

the eagle and turtle: look to the macro knowing the micro and observe the micro knowing the macro))

 

  1. change dogmatic way to observe 
  2. be confident with our hand
  3. know the dynamic anatomy

Potrebbe essere ovvio anche questo ma mi permetto di dire che per quanto ha intuito A.T. Still se fosse qui ora probabilmente direbbe che siamo n ritardo!! siamo fissati su situazioni che dovremmo e potremmo superare con tutto ciò che le conoscenze attuali ci offrono…ma noi sappiamo cosa davvero vogliamo scoprire? the challenge!!

 

La casistica

dal 01/01/2013 al 31/06/2013 ho esaminato ecograficamente 257 pazienti (totale 262 spalle) di cui 94 valutati solo in modo standard e 163 con metodo FUSAE.

Di questi il 20% ca. presentano solo caratteri disfunziali in assenza di danno tendineo organico/strutturale (lieve-moderato-grave)

Nella totalità dei casi ho eseguito lo  studio e la ricerca dell’orientamento spaziale delle strutture prese in esame e considerate “ le principali “ cause di problematiche dirette:

T. del capo lungo bicipite (TCLB)

T. del m. sovraspianto (TSVSP)

T. del m. sottoscapolare (TSTSC)

T. del m. infraspianto (TIFSP)

Delle 262 spalle valutate ecograficamente ho considerato solo quelle valutate con F.U.S.A.E. (163).

Di queste 134 presentano TCLB correttamente alloggiato nella doccia bicipitale e 29 evidenziano un “malposizionamento” o altre anomalie.

Screenshot 2013-11-18 20.42.02

(( NELLO SCHEMA QUI SOPRA POSSIAMO VEDERE COME NEL GRUPPO TCLB DIS ( CON ANOMALIE POSIZIONALI O SEGNALI DI PATOLOGIA) LA %ALE F.U.S.A.E. RISULTA MAGGIORE IN PRESENZA DI POSITIVITA’ PER PATOLOGIA TENDINEA.

MALGRADO IL GRUPPO CON TCLB NORMALE SIA PIU’ NUMEROSO LA PERCENTUALE RELATIVA CHE FA RIFERIMENTO ALLA STESSA CATEGORIA FUSAE POSITIVA E CON TENDINOPATIA CONCLAMATA è RELATIVAMENTE INFERIORE (59% RISPETTO AL 79% DELLA PRECEDENTE) E QUESTO CONFERMA LA LOGICA FISIOPATOLOGICA: DOVE VI FOSSE POSITIVITA’ A CONIVOLGIMENTO TENDINEO NELL’AMBITO DELLA PATOLOGIA LA POSITIVITA’ ALLE RESTRIZIONI DI MOBILITA’ FASCIALE RISULTEREBBERO PIU’ ALTE))

 

CONCLUSIONI

Possiamo considerare che:

l’orientamento delle fibre tendinee (TCLB, TSTSC, TSVSP e TIFSP) segue quello anatomico dei muscoli

che si possono trovare degli elementi di reperibilità e ripetibilità topografica, usando dei reperi che appaiono costanti

che si devono escludere i casi in cui siano presenti danni strutturali dei tendini: in particolare del TCLB e TSVSP.

Meno frequenti in %ale, anche in letturatura, le lesioni del TSTSC e TIFSP

 

QUI troverete la versione animata della comunicazione (there you’ll find the clip version of the keynote)

Grazie D. Bongiorno