Transito esofageo, disfagia e valutazione ecografica
La deglutizione, attiva e volontaria, è un processo complesso che può alterarsi attraverso vari processi.
Quando questi non sono patologici si parla di disturbi funzionali: disfunzioni della peristalsi (dismotility).
La correlazione con il sistema neurovegetativo trova un punto di contatto anche con la sfera emozionale.
La disfagia è una delle più frequenti cause di consulto ambulatoriale per gli specialisti ORL e Gastroenterologi.
Dal 1986 al 1992 frequentai, dapprima come studente e poi come medico interno, il reparto di Chirurugia Toracica (diretto dal Prof. G.Vincre) ed ebbi la grande fortuna di specializzarmi sullo studio manometrico e pH-manometrico dell’esofago sia per le alterazioni della motilità che per le ernie jatali.
A fronte di questa esperienza con il tempo e con l’utilizzo dell’ecografia ho potuto verificare che la disfagia alta può essere messa bene in evidenza, come documentato da questo clip, attraverso lo studio della dinamica di transito del bolo salivare all’interno del tratto cervicale dell’esofago. Se il transito si compie regolarmente ma a fine deglutizione il bolo ha movimento retrogrado all’interno della cavità la percentuale di correlazione clinica con un RGE è molto dlevata (circa 8/10 pz.)
Dagli studi eseguiti nei lavori prodotti con il Dott. P.Tozzi (CROMON – Roma) e pubblicati su JBMT le tecniche osteopatiche modificano il tempo di percorrenza e migliorano il transito.