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News di fine estate … e il Cyrano per l’index renale

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Cari amici, colleghi,  lettori affezionati, occasionali, in transito, per errore, per un link improprio, corretto o per scelta,

in queste ultime settimane sono avvenuti alcuni episodi che hanno ancora di più chiarito quanto sia l’interesse attorno all’indagine ecografica dinamica e in particolare di come lo studio fasciale dinamico abbia vivo interesse in molti ambiti accomunati dall’afflato medico; si tratti di medicina osteopatica o di medicina clinica il comune denominatore è l’individuo i suoi sintomi e la ricerca di un perché più vicino alla spiegazione funzionale.

Per la seconda volta in 3 anni, (la prima da parte di un famoso osteopata operante a Londra di origini italo-francesi 🙂 ) ma per la prima volta con specifica denominazione di Fascial-motion UltraSonographic Anatomic Evaluation, mi sono visto recapitare una richiesta di “ECOGRAFIA ADDOME COMPLETO DINAMICA (FUSAE)” che mi ha lasciato letteralmente  stupefatto…ho pensato <<wow!! questo è il segnale di un nuovo capitolo nel modo di svolgere questo lavoro, finalmente in modo ufficiale>>. Di questo devo ringraziare il collega osteopata che ha dato indicazione a questo tipo di ecografia per un paziente con una sintomatologia e rilievi clinici complessi (solo osteopatici?! 🙂 ) che necessitavano di una più fine ricerca ma anche di una conferma strumentale. La differente dinamica diaframmatica da lui valutata è stata confermata con valutazioni dello spessore diaframmatico in clini/orto-statismo e in massima espirazione/inspirazione che documentavano una differenza che poteva anche oggettivare il perché di alcuni suoi comportamenti posturali.

Il secondo evento è stata la conferma della  partecipazione come relatore, invitato dal collega e amico Francesco Starita, al Congresso di Taping Neuromuscolare che si terrà a Roma il prossimo Ottobre e organizzato da David Blow. Questo per aver verificato con F.U.S.A.E. la modificazione di alcune dinamiche viscerali neurotaping-indotte.

Nel corso dell’estate c’è stata poi la conferma (lo speravo tantissimo!!) di una comunicazione al Congresso organizzato presso l’Istituto Humanitas di Milano (cfr. SOMA-ISO www.congressosteopatia.com) nei giorni 15-16-17 del Novembre prossimo (“La valutazione F.U.S.A.E. nelle disfunzioni di spalla. Percorso valutativo e processo terapeutico“) e una seconda comunicazione al Congresso Nazionale S.I.U.M.B. il 17/11/2013 a Roma (“Lo studio della mobilità fasciale nella valutazione dello spazio sub-acromiale (F.U.S.A.E.): nuova prospettiva per la diagnosi delle algie disfunzionali di spalla“).

Come ho avuto già modo di dire in altre occasioni sono molto orgoglioso di portare il nostro sguardo clinico ostoepatico, di confermarlo con l’indagine ecografica, sopratutto in un ambito medico come il prossimo congresso della Società Italiana di Ultrasonologia in Medicina e Biologia….chissà che primao poi in quel termine “medicina e biologia” non ci sia lo possibilità di comprendere anche  noi osteopati!!

A proposito di FUSAE, vista la iniziale timida 🙂 richiesta di indagini ecografiche specifiche, vorrei spiegare meglio come interpretare i parametri di index per valori uguali, inferiori o superiori a 1.

Sapendo che l’index, come modificato nei recenti lavori e pubblicazioni, è dato dal rapporto tra la distanza reno-diaframmatica in massima espirazione e la medesima distanza in massima inspirazione, possiamo interpretarlo come di seguito:

  1. per valori = 1 le due distanze sono uguali e pertanto la mobilità renale risulta associata a quella diaframmatica;
  2. per valori < 1, dato che la distanza inspiratoria è superiore a quella espiratoria, il rene torna elasticamente ad avvicinarsi al pilastro diaframmatico durante la espirazione  forzata;
  3. per valori > 1,  essendo la distanza del rene in espirazione forzata maggiore di quella in inspirazione, il rene è come se fosse mantenuto fissato inferiormente.

Ben sappiamo come l’index, d’altronde, non sia l’unico parametro da considerare nella valutazione dinamica a fini osteopatici. Dobbiamo infatti considerare qualitativamente quale è il movimento che si sviluppa tra diaframma, rene e psoas, in base cioè a quale tipologia possiamo inquadrare, ricordandoci che le fissazioni possono essere complete, viscero-viscerali e  viscero-strutturali.

A questo proposito ringrazio ufficialmente Mirko, Manuel e gli altri diplomandi del CIO per lo splendido lavoro che stanno svolgendo nell’ultimare la loro tesi…vi terrò informati o meglio lo faranno loro!

Un particolare grazie va anche e soprattutto ai Dott.i  Marco Matassoni e a Alberto Algaroli per la loro curiosità simpatetica!

 

A presto, DB

 

 alliance

www.alliancemedical.it

 

Schermata 2013-08-27 alle 15.24.30

www.siumb.it

Schermata 2013-08-27 alle 15.30.04

www.congressosteopatia.com